La neve fresca ventata sui versanti nord in quota è la principale fonte di pericolo valanghe.


Le ultime precipitazioni accompagnate da una diminuzione delle temperature hanno portato al verificarsi delle prime nevicate della stagione. A quote elevate sopra i 2100 metri si sono registrati da 20 fino a 40 centimetri di neve fresca mappa altezza neve euregio

Hs altezza manto nevoso al suolo. In quota nei principali gruppi montuosi del Trentino, si rilevano spessori fino a quasi mezzo metro di neve.
Panoramica innevamento gruppo del Brenta e Adamello Carè Alto sullo sfondo. A destra sul versante sud della Pietra Grande si notano degli scaricamenti superficiali a debole coesione.
Versante nord Marmolada, prima delle ultime nevicate. Il manto nevoso era caratterizzato da grani sfaccettati interclusi a croste da vento.
Accumuli di neve ventata sul ghiacciaio versante nord Marmolada, con UniTN e protezione civile PAT
Altezza manto nevoso dalla stazione meteo-nivometrica di Capanna Presena – Vermiglio a quota 2715 m s.l.m.

Occorre prestare attenzione agli accumuli di neve fresca sovrapposti in alcuni punti a strati di cristalli sfaccettati e croste da rigelo che costituiscono potenziali zone di instabilità.

Questi strati deboli basali formatisi ad inizio inverno hanno maggiori probabilità di essere portati a rottura dagli appassionati di sport invernali durante la prima fase della stagione, mentre durante inverni con poca neve possono rappresentare un problema anche a stagione inoltrata.

Brina di superficie. La brina di superficie è uno dei cristalli più belli e non possiede di per sé nessun potenziale di rischio: solo quando viene sepolta da nuovi strati di neve consolidata diventa pericolosa e viene considerata giustamente uno degli strati deboli più critici nella nivo-meteorologia.
Cristalli di brina di superficie.


Su alcuni pendii esposti a nord si osserva anche la presenza di brine di superficie sepolte da nuovi strati di neve. Le brine costituiscono uno degli strati deboli più critici che tendono a permanere durante tutto l’arco della stagione invernale.

Oggi temperatura e umidità favorevoli per l’innevamento programmato nella zona di San Martino di Castrozza, malga Ces ( Foto: M. Zagonel)
Vento in quota questa mattina in cima al Buffaure, Col Valvacin, Sèn Jan (Foto: G. Tarter)
Modello snowpack, stratigrafia del manto nevoso versante nord Marmolada. Alla base grani a debole coesione evidenziano un basso indice SK38 < di 0.5 con una buona propensione al distacco

Tendenza

Il pericolo di valanghe rimarrà inizialmente pressoché invariato. In alta quota, specialmente sui pendii ombreggiati, occorre prestare attenzione ai recenti accumuli di neve ventata. I prossimi giorni, nelle zone dove ha nevicato maggiormente, sui pendii estremamente ripidi e soleggiati sono possibili anche piccole valanghe di neve a debole coesione.

Previsione accumuli di neve fresca dal modello ECMWF nei prossimi giorni.

Fra giovedì e venerdì sono attese nevicate di debole o moderata intensità anche fino a quote basse, fino a circa 600 m s.l.m. nelle fasi più intense che potranno sovraccaricare ulteriormente gli strati deboli del manto preesistente.