Soprattutto nei pendii ripidi e ombreggiati in alta montagna è necessario evitare i recenti accumuli di neve ventata.
Durante le giornate di ieri, giovedì 20 novembre, e oggi, venerdì 21 novembre, una perturbazione proveniente dai quadranti meridionali ha portato delle nevicate, che hanno sfiorato spesso anche i fondivalle. In quota sono caduti diffusamente dai 10 ai 20 cm di neve fresca, localmente anche di più, accompagnati da venti da moderati a forti provenienti dai quadranti meridionali. La neve fresca si è depositata su un terreno spesso privo di copertura nevosa sotto i 2400 m circa.

Gli accumuli di neve ventata si sono depositati su una debole superficie del manto nevoso, soprattutto nei versanti esposti a nord in alta quota. Le valanghe possono distaccarsi nel manto nevoso di neve vecchia e raggiungere dimensioni medie. I punti pericolosi si trovano soprattutto in corrispondenza di conche, canaloni e in prossimità delle creste. In alta montagna i punti pericolosi sono presenti anche nei versanti con esposizione est e ovest, dove il manto nevoso era uniforme e continuo prima delle nevicate.

I punti pericolosi saranno per lo piú riconoscibili per gli escursionisti esperti e dovrebbero essere evitati, soprattutto in prossimità di trappole morfologiche. È importante considerare anche il pericolo di traumi dovuto alle rocce affioranti.
Attualmente il servizio prevenzione valanghe dispone di segnalazioni dal territorio molto scarse, diventa quindi importante valutare il pericolo di valanghe a scala locale.
Previsioni
Dopo un fine settimana soleggiato, nelle giornate di lunedì e martedì dovrebbero verificarsi delle deboli nevicate, ma la previsioni delle quantità di neve fresca attese sono ancora incerte.

