Il pericolo principale di valanghe è dato, come è normale in questa stagione, dal problema neve bagnata. L’irraggiamento notturno e il consolidamento, nonché l’ammorbidimento diurno del manto nevoso sotto l’effetto del sole e del calore, fanno sì che il pericolo sia soggetto a variazioni nel corso della giornata. Nei prossimi giorni l’aria diventerà progressivamente più umida e instabile, il che porterà ad un ulteriore inumidimento del manto nevoso, in particolare sui pendii in ombra al di sopra dei 2600 m circa. Nella notte tra domenica e lunedì ci raggiungerà un fronte freddo, le temperature scenderanno e le precipitazioni porteranno un po’ di neve fresca in montagna.
Lontano dalla cresta principale solo poca neve – andamento diurno del pericolo di valanghe
Dopo un inverno nel complesso con poca neve, non sorprende che il manto nevoso si sia già ritirato molto in quota. Le giornate molto miti e soleggiate degli ultimi giorni hanno ulteriormente ridotto il manto nevoso. Pertanto, i pendii esposti al sole – con differenze regionali – sono spesso già scoperti fino a circa 2600 m. Sui pendii in ombra, anche nelle regioni con neve abbondante, è possibile trovare un manto nevoso continuo solo a partire da circa 2200 m.



A quote più elevate, nei giorni scorsi il manto nevoso ha subito il ciclo tipico della primavera: nelle notti prevalentemente serene con buon irraggiamento del manto nevoso si è formata una crosta da fusione e rigelo portante (almeno sopra i 2400 m). Il sole e le temperature miti nel corso della giornata hanno portato, a seconda dell’esposizione, ad un ammorbidimento di questa crosta e ad un’ulteriore saturazione d’acqua del manto nevoso. Ne è conseguito un andamento diurno del pericolo di valanghe di neve bagnata.



Nel fine settimana tempo sempre più instabile – aumenta il pericolo di valanghe di neve bagnata
La notte tra venerdì e sabato 3 maggio sarà poco nuvolosa e si ripeterà quindi il ritmo degli ultimi giorni. Sabato, tuttavia, le nuvole saranno molto più numerose e sono possibili rovesci isolati. Inoltre, la polvere del Sahara contribuirà a rendere l’aria velata e torbida e favorirà la formazione di nuvole.
Nella notte tra sabato e domenica 4 maggio l’irraggiamento notturno sarà già limitato. Con aria umida, instabile e ancora calda, la saturazione d’acqua del manto nevoso proseguirà. Ciò è particolarmente interessante per i versanti in ombra sopra i 2600-2800 m, dove il manto nevoso non è ancora isotermico a zero gradi. Soprattutto le precipitazioni convettive in parte intense previste, che fino a circa 3000 m saranno probabilmente sotto forma di pioggia, possono portare qui a una prima saturazione d’acqua del manto nevoso. Aumenta quindi la probabilità di distacco di valanghe a lastroni di neve bagnata e di valanghe di neve a debole coesione. Nel loro percorso, le valanghe possono trascinare con sé il manto nevoso saturo d’acqua nella zona di scorrimento e raggiungere in alcuni casi grandi dimensioni.


La nuova settimana sarà fredda e instabile – neve ad alta quota
Probabilmente domenica sera, 4 maggio, arriverà un fronte freddo che porterà temperature decisamente più basse. Il limite delle nevicate si abbasserà progressivamente fino a scendere sotto il limite del bosco.
Fino alla fine della settimana il tempo dovrebbe rimanere variabile e freddo. In montagna è prevista un po’ di neve fresca. A causa del carattere convettivo e del limite delle nevicate, le quantità di neve fresca potranno variare localmente in modo significativo.

Per quanto riguarda il pericolo di valanghe, ciò significa che con il raffreddamento diminuirà il pericolo di valanghe di neve bagnata. Laddove nevica maggiormente, alle quote elevate occorre prestare attenzione agli accumuli di neve fresca, soprattutto in vicinanza delle creste. Inoltre, in caso di schiarite dopo nevicate, sono probabili piccole valanghe di neve a debole coesione dai pendii estremamente ripidi. In primavera la situazione può cambiare rapidamente, pertanto è necessario valutare con particolare attenzione il pericolo valanghe in loco.
Con la fine del nostro bollettino valanghe giornaliero per la stagione invernale 2024/2025 desideriamo ringraziare di cuore tutti coloro che nel corso della stagione ci hanno inviato tramite SNOBS preziosi riscontri dal terreno.
Un ringraziamento speciale va ai nostri osservatori impegnati che durante tutta la stagione hanno diligentemente tracciato i profili del manto nevoso, osservato la situazione valanghiva e ci hanno fornito regolarmente informazioni. Sono loro il fondamento del nostro lavoro, grazie!
Continueremo a pubblicare informazioni aggiornate sulla situazione nivologica sul blog fino all’inizio della prossima stagione, soprattutto in caso di cambiamenti significativi.