Am darauffolgenden Sonntag, 13.04. war die Luft merklich feuchter. Das „Waschkuchlwetter“ mit diffuser Strahlung und gebietsweise leichtem Regen führte an Schattenhängen zu einer merklichen Anfeuchtung der Schneedecke (©Barbara Fink, 13.04.2025).

Precipitazioni abbondanti al sud – localmente grandi quantità di neve fresca in quota

Da mercoledì sera, 16 aprile, sulla cresta principale delle Alpi e nel Tirolo dell’Est sono caduti prevalentemente da 40 a 80 mm di precipitazioni. Mentre il limite delle nevicate era inizialmente sopra i 2800 m e scendeva solo lentamente, in alta quota si sono state forti nevicate. Con venti a tratti burrascosi si sono formati ampi accumuli di neve ventata che almeno venerdì dovrebbero essere ancora fragili. Inoltre, nelle zone interessate, in caso di schiarite significative, sono da aspettarsi numerose valanghe di neve a debole coesione fino a medie dimensioni da pendii estremamente ripidi. Nel fine settimana il tempo rimarrà variabile, soprattutto al sud, con temperature in aumento. Più la notte sarà serena, maggiore sarà il pericolo di valanghe di neve bagnata nel corso della giornata.

Situazione valanghiva variegata dopo precipitazioni abbondanti

Da mercoledì sera 16 aprile, una forte depressione sul golfo di Genova ha portato precipitazioni abbondanti nel Tirolo dell’Est e lungo la cresta principale delle Alpi. L’aria calda e umida ha portato pioggia in alcune zone fino a oltre 2800 m. Questo ha causato numerose valanghe di lastroni di neve bagnata e valanghe di neve a debole coesione, soprattutto sui pendii ripidi in ombra. Il limite delle nevicate è sceso solo nel tardo pomeriggio di giovedì verso i 2000 m, quindi la maggior parte delle precipitazioni è caduta sotto forma di pioggia.

24h- Niederschlagssumme von Mittwoch, 16.04. 19:00 Uhr bis Donnerstag, 17.04. 19:00 Uhr. Der höchste 24h- Wert wurde mit 84mm bei der Karlsbader Hütte (2260m) in den Lienzer Dolomiten verzeichnet.
Totale delle precipitazioni nelle 24 ore da mercoledì 16 aprile alle 19:00 a giovedì 17 aprile alle 19:00. Il valore più alto nelle 24 ore è stato registrato con 84 mm al rifugio Karlsbader Hütte (2260 m) nelle Dolomiti di Lienz.

Problema neve bagnata sotto i 2600 m circa

Con il raffreddamento e soprattutto con la fine delle intense precipitazioni nella notte tra giovedì e venerdì 18 aprile, la probabilità di distacco di valanghe di neve bagnata diminuisce. Il manto nevoso rimane però saturo d’acqua e debole. Soprattutto sui pendii molto ripidi, sciatori possono provocare localmente valanghe di neve fradicia a debole coesione. Le valanghe possono trascinare con sé più neve nella zona di scorrimento e raggiungere in alcuni casi dimensioni medie. I punti pericolosi sono un po’ più frequenti nei pendii in ombra, poiché nei pendii ripidi esposti al sole in genere è rimasta solo poca neve.

Localmente molta neve fresca e neve ventata a quote elevate

Sopra i 2600-2800 m, ci si può aspettare che le forti precipitazioni abbiano portato tanta neve fresca. Questo vale soprattutto per le montagne lungo la cresta principale delle Alpi, in particolare gli Alti Tauri e le Alpi Passirie nelle Alpi dell’Ötztal. Durante le precipitazioni, il vento da sud-est ha soffiato spesso da forte a tempestoso. Ciò ha favorito la formazione di nuovi e consistenti accumuli di neve ventata, che localmente, nei giorni successivi, potrebbero ancora essere distaccati da sciatori soprattutto nelle zone maggiormente interessate dalle nevicate. Gli accumuli di neve ventata si trovano soprattutto sui pendii in ombra, nei canaloni, nelle conche e in generale dietro ai bruschi cambiamenti di pendenza.

Inoltre, con le grandi schiarite previste per venerdì 18 e sabato 19 aprile, ci si aspettano numerose valanghe spontanee di neve a debole coesione da terreni estremamente ripidi. Anche queste possono trascinare con sé neve non consolidata nella zona di scorrimento e raggiungere dimensioni pericolose, soprattutto in zone di scorrimento lunghe.

Anche dopo Pasqua il tempo rimane variabile

Anche dopo le vacanze pasquali il tempo rimane variabile, con temperature miti. Ciò fa sì che lo scioglimento della neve continui e che rimanga prevalente il problema di neve bagnata. La nuvolosità notturna determinerà se sulla superficie della neve si formerà una crosta da fusione e rigelo e se questa sarà portante il mattino seguente. La notte tra venerdì e sabato 19 aprile sembra particolarmente promettente in questo senso, soprattutto nelle zone settentrionali del Land. Grazie alle temperature miti e all’insolazione, il pericolo di valanghe di neve bagnata registrerà comunque una debole variazione diurna.

I nuovi accumuli di neve ventata si stabilizzano e consolidano rapidamente grazie alle condizioni meteorologiche primaverili.

Prognostizierte Schneehöhenentwicklung für die Grieskogelgruppe auf 2240m. Zumindest bis zum nächsten Wochenende schreitet die Schneeschmelze in dieser Höhenlage weiter voran (GeoSphere Austria).
Previsioni sull’evoluzione dell’altezza della neve per il Gruppo del Grieskogel a 2240 m. Almeno fino al prossimo fine settimana, in questa fascia altitudinale continuerà la fusione della neve. (GeoSphere Austria).
Bereits während der vergangenen Niederschläge wurde Saharastaub auf der Schneeoberfläche abgelagert. Mit der andauernden Südströmung gelangt auch am Wochenende neuerlich Staub aus der Sahara in unsere Breiten (©University of Athens).
Già durante le precipitazioni passate, sulla superficie della neve si è depositata della polvere sahariana. Con la corrente da sud che continua, nel prossimo fine settimana arriverà di nuovo polvere dal Sahara alle nostre latitudini. (©University of Athens).

Retrospettiva: alta attività di valanghe di neve umida con pioggia e temperature miti

La settimana scorsa è stata caratterizzata da un stau da sud caldo e umido. La pioggia, l’aria umida e la radiazione diffusa hanno causato una crescente saturazione d’acqua del manto nevoso e, di conseguenza, un’elevata attività spontanea di valanghe di neve bagnata. Soprattutto i pendii esposti a ovest, nord e est al di sopra dei 2200 m, a seconda dell’esposizione, per la prima volta sono stati completamente permeati d’acqua. Ciò ha provocato numerose valanghe di lastroni di neve bagnata e di neve a debole coesione. Con l’apporto d’acqua è aumentata notevolmente anche l’attività di slittamento della neve sui pendii erbosi ripidi. L’altezza della neve al suolo è nettamente diminuita. Al momento i pendii in ombra sono isotermi a zero gradi fino ad almeno 2600 m, quelli esposti al sole fino a 3000 m.

An der Wetterstation Rosskar in der Gurgler Gruppe lässt sich die Wetterentwicklung der vergangenen Woche gut nachverfolgen. Am Samstag, 12.04. ließen sich nach einer perfekten Strahlungsnacht noch gute Firnbedingungen finden. Ab Sonntag stellte sich mit feuchter Luft zusehends Tauwetter ein. Am heutigen Donnerstag, 17.04. wurde etwas Neuschneezuwachs verzeichnet.
Alla stazione automatica di Rosskar, nel gruppo delle Alpi Passirie, si può seguire bene l’andamento meteorologico della settimana scorsa. Sabato 12 aprile, dopo una notte perfetta con cielo sereno, le condizioni del firn erano ancora buone. Da domenica, con l’arrivo di aria umida, è iniziato un tempo di disgelo. Oggi, giovedì 17 aprile, è caduta un po’ di neve fresca.
Strahlend sonniges Frühjahrswetter in Sölden. Auch vor dem Tauwetter waren Sonnenhänge vielerorts bereits bis weit hinauf ausgeapert (©Tobias Holzknecht, 12.04.2025).
Sole splendente e clima primaverile a Sölden. Anche prima dell’inizio del tempo di disgelo, in molti luoghi i pendii soleggiati erano già ricoperti da un manto discontinuo di neve. (©Tobias Holzknecht, 12.04.2025).
Perfekte Firnbedingungen nach klarer Nacht am Tonigenkogel (3011m) in den Stubaier Alpen (©Barbara Fink, 12.04.2025).
Condizioni perfette di firn dopo una notte limpida sul Tonigenkogel (3011 m) nelle Alpi dello Stubai.(©Barbara Fink, 12.04.2025).
Am darauffolgenden Sonntag, 13.04. war die Luft merklich feuchter. Das „Waschkuchlwetter“ mit diffuser Strahlung und gebietsweise leichtem Regen führte an Schattenhängen zu einer merklichen Anfeuchtung der Schneedecke (©Barbara Fink, 13.04.2025).
La domenica successiva, il 13 aprile, l’aria era decisamente più umida. Il tempo “da lavanderia”, con radiazioni diffuse e pioggia leggera in alcune zone, ha portato a un notevole inumidimento del manto nevoso sui pendii in ombra. (©Barbara Fink, 13.04.2025).
Der Feuchtigkeitseintrag führte am Sonntag, 13.04. zu einer Schwächung oberflächennaher Schichten und folglich zu zahlreichen nassen Lockerschneelawinen an West-, Nord- und Osthängen bis etwa 2400m hinauf. Dies besonders auf den Bergen südlich des Inns. Hier im Bereich des Stubaier Gletschers (©Günter Chwojan, 13.04.2025).
L’apporto di umidità ha portato domenica 13 aprile ad un indebolimento degli strati superficiali e di conseguenza a numerose valanghe di neve a debole coesione sui pendii esposti a ovest, nord ed est fino a circa 2400 m. Ciò in particolare sulle montagne a sud dell’Inn. Qui nella zona del ghiacciaio dello Stubai (©Günter Chwojan, 13.04.2025).
Aufgrund der unterdurchschnittlichen Schneehöhen blieben die Auslauflängen der Lawinen im Vergleich zu ähnlichen Situationen in vergangenen Wintern eher gering. Jamtal, Silvrettagruppe (©Christian Riepl, 14.04.2025).
A causa dell’altezza di neve al suolo inferiore alla media, rispetto a situazioni simili degli inverni passati, le valanghe hanno avuto distanze di arresto piuttosto ridotte. Jamtal, Gruppo del Silvretta. (©Christian Riepl, 14.04.2025).
Auch die Gleitschneeaktivität nahm mit der Durchnässung merklich zu. Im Bild die Pimigspitze (2405m) bei Steeg im Lechtal (©Adi Kerber, 14.04.2025).
Anche l’attività di slittamento della neve è aumentata notevolmente con l’umidità. Nella foto, la Pimigspitze (2405 m) presso Steeg nella valle del Lech. (©Adi Kerber, 14.04.2025).
Ablagerung einer spontanen, nassen Schneebrettlawine an einem Nordwesthang auf etwa 2200m unterhalb des Ampfersteins in den Kalkkögeln (©Mats Aksnessæther, 15.04.2025).
Zona di deposito di una valanga di neve a lastroni bagnata spontanea su un pendio esposto a nord-ovest a circa 2200 m sotto l’Ampferstein nei Kalkkögel. (©Mats Aksnessæther, 15.04.2025).
Durch Sprengarbeiten ausgelöste, kleine, oberflächliche nasse Schneebrettlawinen im Skigebiet Schlick 2000 (©Domenik Jenewein, 15.04.2025).
Piccole valanghe di neve bagnata a lastroni, superficiali, provocate da lavori di brillamento nel comprensorio sciistico Schlick 2000. (©Domenik Jenewein, 15.04.2025).
Hohe Lawinenaktivität auch im Skigebiet Sölden. Zahlreiche Lawinen lösten sich während des Tauwetters in den vergangenen Tagen spontan, auch Auslösesprengarbeiten zeugten von Erfolg (©LK Sölden, 15.04.2025).
Alta attivita valanghiva anche nel comprensorio sciistico di Sölden. Durante il tempo di disgelo degli ultimi giorni si sono distaccate spontaneamente numerose valanghe, ma anche gli interventi di distacco artificiale hanno dato buoni risultati. (©LK Sölden, 15.04.2025).
Ablagerungen von Gleitschneelawinen bei der Alpe Tritsch, St. Anton am Arlberg (©Jochen Gstrein, 15.04.2025).
Zone di deposito di valanghe di slittamento presso l’Alpe Tritsch, St. Anton am Arlberg (©Jochen Gstrein, 15.04.2025).
Blick in Richtung Dristner (2767m) in den Zillertaler Alpen. Links eine Aufnahme vom 11.04., rechts vom 17.04. Die Ausaperung der vergangenen Woche ist augenscheinlich (©foto-webcam.eu)
Vista verso il Dristner (2767 m) nelle Alpi del Zillertal. A sinistra una foto scattata l’11 aprile, a destra una foto scattata il 17 aprile. È evidente l’affioramento per scomparsa della neve avvenuto la settimana scorsa. (©foto-webcam.eu)