Aumento marcato del pericolo di valanghe di neve bagnata a causa del tempo primaverile!

Nel prossimo fine settimana, l’insolazione e le temperature elevate provocheranno un maggiore apporto d’acqua nel manto nevoso. Prevediamo che per la prima volta il manto nevoso sarà completamente fradicio, soprattutto sui pendii orientali e occidentali, ma anche sui pendii esposti a sud nelle zone a quota molto alta. Questo fenomeno sarà accompagnato da un netto aumento del pericolo di valanghe. Si prevedono numerose valanghe spontanee di neve umida. Allo stesso tempo, anche l’attività di slittamento della neve aumenterà di nuovo. Le valanghe possono diventare grandi e spingersi in zone di scorrimento incanalate fino alle zone già prive di neve. È bene che il prossimo fine settimana le escursioni e le salite ai rifugi siano terminate al mattino.

Previsioni per il prossimo fine settimana

Masse d’aria estremamente tiepide e polvere sahariana

Nei prossimi giorni, una corrente da sud-ovest porterà masse d’aria asciutta ma eccezionalmente calde per il periodo dell’anno. Il limite di zero gradi salirà oltre i 4000 metri entro domenica 7 aprile: ciò significa che le temperature potranno sfiorare i 10 gradi a 3000 metri. Nella valle dell’Inn, per la prima volta quest’anno si potrebbero misurare temperature di 30 gradi come in piena estate. Anche la polvere sahariana raggiungerà nuovamente le nostre latitudini, causando una certa foschia.

Die Temperaturen steigen in den kommenden Tagen von Tag zu Tag etwas an. Die Nullgradgrenze stößt am Sonntag in für die Jahreszeit außergewöhnlich große Höhen vor (©Oberlandwetter).
Le temperature saliranno gradualmente di giorno in giorno. Domenica, la linea degli zero gradi raggiungerà quote insolitamente alte per il periodo dell’anno.(©Oberlandwetter).
Prognostizierte Temperaturen für Sonntagnachmittag, 07. April. Im Inntal sind gebietsweise bis 30 Grad möglich.
Temperature previste per il pomeriggio di domenica 7 aprile. Sono possibili fino a 30 gradi in alcune zone della Valle dell’Inn.
Mit der Südwestwetterlage wird erneut Saharastaub in unsere Breiten transportiert. Allerdings geschieht dies voraussichtlich in geringerem Ausmaß als Ende vergangener Woche (©GeoSphere Austria).
Le condizioni meteorologiche da sud-ovest trasporteranno ancora una volta la polvere sahariana alle nostre latitudini. Tuttavia, è probabile che ciò avvenga in misura minore rispetto alla fine della scorsa settimana. (©GeoSphere Austria).

Umidificazione del manto nevoso in profondità

Il manto nevoso in alta quota è spesso ancora piuttosto come in inverno. Finora l’umidità è arrivata al suolo solo nel settore meridionale fino a circa 2800 metri e in generale al di sotto dei 2200-2400 metri. Tuttavia, la situazione cambierà radicalmente nei prossimi giorni: le condizioni meteo primaverili e la forte insolazione saranno accompagnate da un’altrettanto marcata umidificazione del manto nevoso.

Schneeprofil an einem 29 Grad steilen Südhang auf rund 2800m in der Glocknergruppe. Die Schneedecke ist noch trocken und wird in den kommenden Tagen erstmals durchfeuchtet werden.
Profilo del manto nevoso in un pendio di 29 gradi esposto a sud a circa 2800 metri nel Gruppo del Glockner. Il manto nevoso è ancora asciutto, ma nei prossimi giorni sarà inumidito per la prima volta.

Prevediamo che il manto nevoso sarà fradicio fino al suolo per la prima volta nel corso del fine settimana sui pendii occidentali e orientali fino a circa 2800 metri e anche sui pendii esposti a sud. L’inumidimento della parte superiore del manto nevoso avrà un ruolo importante anche sui pendii in ombra fino a circa 2400 metri. Tuttavia, l’infradiciatura fino al suolo è attesa solo dove c’è poca neve.

Modellierte Schneedecke bis Montag, 8.4. für einen 35 Grad steilen Westhang an der Wetterstation Sonnbergalm (2529m) in der Gurglergruppe. Die in hellroter Farbe gekennzeichneten Schmelzformen entstehen aufgrund des Eindringens von Wasser in die Schneedecke. Rot-schwarz strichliert dargestellt sind Schmelzkrusten. Diese entstehen an der Schneeoberfläche durch das Wiedergefrieren der Schmelzformen während meist klaren Nächten.
Modello del manto nevoso modellato fino a lunedì 8 aprile per un pendio esposto a ovest di 38 gradi presso la stazione automatica di Sonnbergalm (2529 m) nelle Alpi Passirie. Le forme di fusione segnate in rosso chiaro sono causate dalla penetrazione dell’acqua nel manto nevoso. Le croste da fusione e rigelo sono indicate in rosso e nero. Queste si formano sulla superficie della neve a causa del ricongelamento delle forme di fusione durante le notti più serene.

I processi di fusione riducono la resistenza del manto nevoso. Ci si aspetta un maggior numero di valanghe di neve bagnata a debole coesione. Tuttavia, man mano che l’acqua penetra in profondità nel manto nevoso, la probabilità di innescare valanghe di neve a lastroni bagnati aumenta leggermente di giorno in giorno. Ciò è dovuto al fatto che gli strati morbidi e a grani grandi nella parte inferiore del manto nevoso vengono indeboliti dalla penetrazione di acqua. Un aspetto positivo è che nel complesso la struttura del manto nevoso può essere descritta come piuttosto stabile. Le valanghe di neve a lastroni bagnati sono quindi prevedibili solo in casi isolati. Le aree più sfavorevoli da questo punto di vista sono il Tirolo dell’Est centrale e meridionale e le Alpi dell’Ötztal meridionali, dove un inizio di inverno un po’ titubante ha portato a una struttura di base del manto nevoso meno favorevole.

Contemporaneamente, l’attività di slittamento della neve aumenterà di nuovo con l’apporto di umidità. In questo periodo dell’anno, l’attività di slittamento è dominata anche dall’apporto d’acqua dalla superficie nevosa. Di conseguenza, aumenta il pericolo di valanghe di slittamento nell´arco della giornata.

Le valanghe di neve bagnata e di slittamento possono portare con sé l’intero manto nevoso “marcio” nella loro zona di scorrimento. Di conseguenza, sono possibili anche valanghe di grandi dimensioni, che possono penetrare in aree già scoperte di neve nel caso di zone di scorrimento incanalate, come canaloni e trincee.

Diese Gleitschneelawine hat in ihrer Sturzbahn den nassen, ungebundenen Schnee bis zum Boden hin mitgerissen. Aufgrund der zunehmenden Durchnässung der Schneedecke wird dies in kommenden Tagen auch in hohen Lagen vermehrt ein Thema werden. Lawinen können dadurch große Ausmaße annehmen (Foto: ©Anton Riepler, 02.04.2024).
Questa valanga di slittamento nella sua zona di scorrimento ha trascinato la neve bagnata e non coesiva fino al suolo. A causa della crescente saturazione del manto nevoso, nei prossimi giorni questo problema si presenterà anche in alta quota. A causa di questo fenomeno, le valanghe possono assumere grandi dimensioni.(©Anton Riepler, 02.04.2024).

Più si è in quota e piú presto si fa l’escursione, meglio è.

A partire da venerdì 5 aprile, l’influenza dell’alta pressione garantirà giornate soleggiate, ma anche notti abbastanza limpide. Malgrado le temperature calde, questo permetterà al manto nevoso di raffreddarsi un po’ durante le ore notturne di sabato e domenica e si formerà una crosta da fusione e rigelo sulla superficie della neve. L’irraggiamento notturno porta a una situazione valanghiva leggermente più favorevole al mattino presto, prima che l’insolazione ammorbidisca rapidamente la crosta di fusione e rigelo e il pericolo di valanghe aumenti già nel corso della mattinata.

Per gli amanti degli sport invernali, nel fine settimana vale sicuramente quanto segue: più si è in quota e prima si parte, meglio è. Le escursioni, ma anche gli avvicinamenti ai rifugi (a rischio) dovrebbero essere terminati presto. L’ammorbidimento del manto nevoso (neve marcia) e le prime attività valanghive spontanee (valanghe di neve a debole coesione) indicano che il pericolo sta aumentando.

Da mercoledì calo delle temperature

Secondo le previsioni di oggi, il tempo primaverile continuerà almeno fino all’inizio della prossima settimana, prima che il Föhn da sud, che si alzerà martedì 9 aprile, arrivi e porti un raffreddamento con qualche precipitazione scarsa. Questo ridurrà anche il rischio di valanghe di neve umida.

Retrospettiva su un’altra settimana di tempo variabile

Vergangene Woche an der Wetterstation Valdafur in der Glockturmgruppe: Markant war insbesondere der über mehrere Tage anhaltende, stürmische Südföhn. Am Ostermontag, 01.04. brach der Föhn zusammen und es folgte (gebietsweise ergiebiger) Niederschlag mit einem gleichzeitigen Rückgang der Temperaturen.
La scorsa settimana alla stazione automatica di Valdafur del Gruppo della Punta della Gallina: il burrascoso Föhn da sud che si è protratto per diversi giorni è stato particolarmente significativo. Il giorno di Pasquetta, il 1° aprile, il föhn si è fermato ed è stato seguito da precipitazioni (in alcune zone forti) con un contemporaneo abbassamento delle temperature.
Mit der Südstaulage wurden auch große Mengen Saharastaub an die Berge herangetragen. Wetterstation am Hochgasser in der Venedigergruppe (Foto: ©Peter Fuetsch, 30.03.2024).
La zona di stau da sud ha portato anche grandi quantità di polvere del Sahara sulle montagne. Stazione automatica sull’Hochgasser nel Gruppo del Venediger (©Peter Fuetsch, 30.03.2024).
Über die Osterfeiertage hat es in den Südstaulagen oberhalb von rund 2100m (in Osttirol mitunter deutlich höher) teils ergiebig geschneit. Am meisten Niederschlag wurde in der Gurglergruppe verzeichnet. Im Bild die 72h- Neuschneesumme von 30.03. bis 01.04.
Durante le vacanze di Pasqua è nevicato, a volte intensamente, nelle zone di stau da sud a circa 2100 metri (a volte a quote significativamente più alte nel Tirolo dell’Est). Le precipitazioni maggiori sono state registrate nelle Alpi Passirie. Sabato 1 aprile, è stato raggiunto il grado di pericolo 4 – Forte, in questa zona. L’immagine mostra la sommatoria di neve fresca nelle 72 h dal 30 marzo al 1° aprile.
Besonders in Osttirol wurden uns von unseren Beobachtern mittelgroße bis große Schneebrettlawinen rückgemeldet, welche sich während des Niederschlags spontan lösten. Vermutlich lässt sich diese hohe Aktivität auf eine kurzzeitigen Anstieg der Temperaturen während des Schneefallereignisses zurückführen (©Mark Kleinlercher, 02.04.2024).
In particolare nel Tirolo dell’Est, i nostri osservatori hanno segnalato numerose valanghe di neve a lastroni di medie e grandi dimensioni che si sono distaccate spontaneamente durante la precipitazione. Questa elevata attività è presumibilmente da attribuire a un breve aumento delle temperature durante l’evento nevoso (©Mark Kleinlercher, 02.04.2024).
Als Schwachschicht für die spontanen Schneebrettlawinen diente lockerer Neuschnee, welcher von etwas wärmerem, gebundenen Neu- und Triebschnee überlagert wurde. Gut zu erkennen ist auch die Saharastaubschicht etwa 20cm unterhalb der Bruchfläche. Das Bild gehört zum Profil im oberen Teil dieses Blogs (©Anton Riepler, 02.04.2024).
La neve fresca a debole coesione è servita come strato debole per le valanghe spontanee di neve a lastroni, a cui si è sovrapposta la neve fresca consolidata e un po’ più calda e neve ventata. È chiaramente visibile anche lo strato di polvere del Sahara che si trova a circa 20 cm sotto la superficie della frattura. L’immagine appartiene al profilo nella parte superiore di questo blog (©Anton Riepler, 02.04.2024).
Gute Sprengerfolge auch im Skigebiet Stubaier Gletscher (Foto: ©Günter Chwojan, 01.04.2024).
Buoni successi degli distacchi artificiali anche nel comprensorio sciistico del ghiacciaio dello Stubai (©Günter Chwojan, 01.04.2024).
Vereinzelt sind Lawinen auch in Schwachschichten tiefer in der Schneedecke durchgerissen. Auch hier handelt es sich um eine gesprengte Schneebrettlawine am Stubaier Gletscher (Foto: ©Günter Chwojan, 02.04.2024).
Occasionalmente, alcune valanghe sono anche collassate negli strati deboli più profondi del manto nevoso. Anche in questo caso si tratta di una valanga di neve a lastroni sul ghiacciaio dello Stubai, fatta distaccare artificialmente. (©Günter Chwojan, 02.04.2024).
Dieses, ebenfalls bei Sprengarbeiten ausgelöste Triebschneepaket im Waldgrenzbereich in der Gurglergruppe hat in der Sturzbahn nassen Schnee mitgerissen. Links und rechts sind weitere Ablagerungen erkennbar (Foto: ©Ronald Ribis, 02.04.2024).
Questo accumulo di neve ventata nella zona del limite del bosco nelle Alpi Passirie, anch’esso innescato artificialmente, ha trasportato con sé la neve bagnata nella zona di scorrimento. A sinistra e a destra sono visibili le zone di deposito di piccole valanghe di neve umida. (Foto: ©Ronald Ribis, 02.04.2024).
In der Höhe waren die frisch gebildeten Triebschneeansammlungen am Dienstag, 02.04. stellenweise noch störanfällig. Der tageszeitliche Anstieg der Temperaturen und diffuse Strahlung sorgten jedoch für eine rasche Verfestigung und einen entsprechenden Rückgang der Gefahr von trockenen Lawinen. Wildkarspitze, Zillertaler Alpen (©Christopher Ludwig, 02.04.2024).
In quota, gli accumuli di neve ventata appena formati martedì 2 aprile talvolta erano ancora suscettibili al distacco. Tuttavia, l’aumento delle temperature durante il giorno e l’irraggiamento diffuso hanno garantito un rapido consolidamento e una corrispondente riduzione del pericolo di valanghe asciutte. Wildkarspitze, Alpi del Zillertal (©Christopher Ludwig, 02.04.2024).
Mit dem Neuschnee konnten teils sehr gute Tourenbedingungen angetroffen werden. Östliche Deferegger Alpen (©Alois Mariacher, 02.04.2024).
Grazie alla neve fresca, le condizioni di alcune escursioni sono state molto buone. Alpi del Defereggen orientali (©Alois Mariacher, 02.04.2024).