In sintesi
La mancanza di precipitazioni di quest’inverno si mostra in modo impressionante nella copertura di neve. La quantità di neve è ancora troppo scarsa per la stagione, e non solo da noi, ma in ampie parti dell’arco alpino. Vedi anche il blog dei colleghi svizzeri.
Il pericolo valanghe è moderato, soprattutto nella regione della cresta principale delle Alpi e più a nord, sopra i 2000 m. Il motivo sono isolati punti di pericolo nei quali è ancora possibile che sciatori distacchino valanghe. Vedi il nostro ultimo blog.
Durante il fine settimana si aggiungerà un pò di neve fresca. Il pericolo valanghe aumenterà regionalmente. Al di sopra del limite del bosco, far attenzione agli accumuli recenti di neve ventata.
(Troppo) poca neve
È prevista qualche nevicata nei prossimi giorni, ma cambierà di poco la mancanza generale di neve. Quanto poca sia neve si vede in modo impressionante con un paragone tra le immagini webcam oppure nelle registrazioni pluriennali dei nostri osservatori:
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Altezza della neve alla Seegrube sopra Innsbruck con vista nella Wipptal (22.02.2023) |
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La stessa vista il 21.02.2019 |
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Situazione simile in ampie parti del Tirolo: nei versanti soleggiati è quasi impossibile trovare un manto nevoso continuo, fino a quote elevate (Foto: 21.02.2023; (c) Stefan Zangerl) |
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La mancanza di neve si nota anche sui ghiacciai, dove il pericolo di cadere nei crepacci in questa stagione è più elevata rispetto agli altri anni – Alpi Passirie. (Foto: 21.02.2023) |
Ormai, la situazione valanghiva è abbastanza favorevole. Ci sono però ancora singoli punti di pericolo nei quali è possibile far distaccare valanghe a lastroni. Questi punti si trovano perlopiù nel terreno all’ombra, in vicinanza di creste e molto ripido al di sopra dei 2200 m. Valanghe si fanno distaccare più facilmente nel terreno poco attraversato da sportivi durante la stagione in corso. Più pericolosi sono le zone di passaggio tra poca a tanta neve. Più informazioni si trovano nell’ultimo blog.
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Profilo di neve nelle vicinanze di una valanga a lastroni, recentemente distaccata da sportivi nelle Alpi della Zillertal settentrionali. Strati deboli persistenti. (21.02.2023) |
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Previsioni di neve fresca per le 72h tra il 24 e il 26 febbraio 2023 |
- Croste da fusione e rigelo più o meno portanti nei pendii ripidi soleggiati oppure pendii all’ombra fino a quote medie
- Neve polverosa “nodulosa” in posizioni riparate dal vento e all’ombra, oppure in alta quota nel terreno riparato pianeggiante
- Su una superficie nevosa influenzata da colate recenti di neve bagnata
- Superficie nevosa fortemente influenzata dal vento in alta quota
Neve fresca e ventata dovrebbero legarsi solitamente bene con la superficie della neve vecchia. Il legame è relativamente più sfavorevole, dove, all’inizio della nevicata, si trova ancora la neve polverosa “nodulosa” a debole coesione.
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Crosta da fusione e rigelo nel terreno soleggiato dei Monti di Alpein (Foto: 16.02.2023) |
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Neve polverosa “nodulosa” nella Silvretta (Foto: 21.02.2023) |
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Una superficie nevosa influenzata da piccole colate di neve bagnata. Monti del Karwendel orientali (Foto: 22.02.2023) |
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Il fotografo ha commentato giustamente: “durante lo scorso fine settimana, il vento era abbastanza forte da trasportare pietre”. Regione del Sellrain-Monti dell’Alpein (Foto: 19.02.2023) |
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Previsioni di precipitazioni e vento con sviluppo del limite delle nevicate per una delle regioni con più precipitazioni previste, le Alpi di Kitzbühel centrali |
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Previsione delle temperature per i prossimi giorni. Farà più freddo, poi rialzo delle temperature all’inizio della prossima settimana |