Manto nevoso sempre più debole per la penetrazione d’acqua
Sono passate le condizioni quasi perfette con debole pericolo valanghe. La
primavera sta arrivando. Cioè, il manto nevoso diventa sempre più umido, a
causa delle temperature e l’umidità dell’aria in aumento e l’irraggiamento
(anche diffuso). Questo processo dipende ancora dall’esposizione del pendio, la
quota e l’inclinazione. È però caratteristico che piccoli cambiamenti della situazione
meteorologica possono avere grandi effetti sul pericolo valanghe. Seguendo le
previsioni del servizio meteo ZAMG siamo dell’opinione che domani, martedì 15 e
dopodomani, mercoledì 16 marzo, il Tirolo sarà coperto da nuvole stratificate
a media oppure elevata altezza. Questo annuvolamento riduce l’irradiazione
notturna e porta più umidità dell’aria, e di conseguenza anche saranno più
radiazioni emesse ad onde lunghe. In breve: il manto nevoso potrebbe diventare
abbastanza velocemente (eventualmente anche all’ombra fino a quote medie) umido
in superficie e perciò indebolito. Questo effetto si potrà valutare bene solo
sul campo. Sono evidentemente utili le stazioni meteo automatiche, soprattutto
per rilevare il valore della temperatura della superficie e il punto di
rugiada.
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Si aggiungono gli effetti della polvere sahariana, prevista a partire dalla
notte tra il 14 e 15 marzo, che aumenterà che aumenterà le radiazioni termiche
emesse.
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La polvere sahariana si dirige da sud verso nord |
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Il carico dell’atmosfera con la polvere sahariana aumenta nel corso della giornata. |
Inizio dell’attività di valanghe di neve bagnata
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Valanga Winterstall del 14.03.2022. Manto nevoso poco spesso che si è distaccata fino al suolo. SE, ca. 35° |
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Valanghe di neve a lastroni bagnata/fradicia piccole. Rifflsee / Pitztal (Foto: 12.03.2022) |
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Piccola valanga di neve a lastroni del 14.03, Lampsenspitze, Alpi dello Stubai settentrionali. Si riconosce una traccia d’entrata. |
Nei giorni scorsi, è soffiato un foehn da sud, anche abbastanza forte. Erano interessati i soliti corridoi di passaggio del foehn, come ad esempio nelle regioni confinanti con la Wipptal. La neve che si era trasfomata nei pendii all’ombra con metarmorfismo costruttivo in neve a debole coesione, è stata in parte trasportata è depositata nelle zone sottovento proprio sopra questo strato a debole coesione. Si sono formati piccoli accumuli eopici circoscritti, ma molto fragili. Il pericolo di cadere era spesso più grande del pericolo di seppellimento. Però: questi punti pericolosi rimangono ancora sucettibili, ma con un pò di esperienza sono ben riconoscibili.
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Accumuli eoilci circoscritti nella Wattental negli Alpi del Tux (Foto: 11.03.2022) |
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Il Patscherkopfel, in caso di foehn da sud uno dei posti più soggetti all’influenza del vento del Tirolo |
Ci sembra importante risvegliare la comprensione per la dipendenza del pericolo valanghe dal momento della giornata. Più sereno il cielo, più bassa la temperatura e più secca la massa d’aria, meglio è la situazione nelle ore del mattino. Viceversa, e vale per i prossimi giorni, più alta la temperatura, più umida l’aria (e più nuvole nella notte), meno favorevoli sono le condizioni durante il mattino. Il pericolo valanghe aumenterà ancora più rapidamente durante la giornata. Una buona pianificazione delle escursioni e gestione del tempo sono obbligatorie nei prossimi giorni!