La situazione meteorologica degli ultimi giorni è stato caratterizzata da un accumulo di masse d’aria da nord-ovest. Localmente, nelle Alpi dello Stubai, della valle di Oetz e in parte anche nelle Alpi della Zillertal, sono cadute fino a 60 cm di neve fresca. Il gradiente termico del manto nevoso era talvolta notevole.
Il vento ha avuto quasi nessuna influenza. Già ieri, il 14/04, a partire da mezzogiorno, l’attività valanghiva era aumentata. Di solito si trattava di valanghe di neve a debole coesione, nelle zone ricche di neve fresca, anche di valanghe di neve a lastroni, in tutte le esposizioni. Il lastrone necessario per questo tipo di valanghe (pacco di neve compatta sopra uno strato debole), si è creato per l’influenza dell’aumento di calore o della radiazione diffusa. Come strato debole fungeva probabilmente per lo più la neve polverosa fredda, a debole coesione. Nelle zone al limite della nebbia era possibile che si fosse formata anche la brina di superficie. Recentemente abbiamo osservato, vicino alla superficie, anche la formazione di cristalli sfaccettati (situazione tipo: freddo su caldo), che potrebbe aver avuto il suo ruolo (vedi ultimo blog).
In breve: con l’aumento dell’irraggiamento e il riscaldamento diurno, anche oggi ci aspettiamo una giornata con attività valanghiva, soprattutto nelle regioni con tanta neve fresca. Più spesso si tratterà di valanghe di neve a debole coesione. Valanghe a lastroni spontanee sono possibili ancora in alta montagna, ma un distacco sarà oggi (15/04) più probabile da provocare con un sovraccarico in terreno molto ripido o estremamente ripido.